San Francesco d’Assisi riceve le stimmate

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San Francesco d’Assisi. Opera di Nicolò di Liberatore, detto l’Alunno. Pinacoteca Comunale di Foligno, (Umbria).

San Francesco d’Assisi riceve le stimmate è un dipinto (tempera su tavola, cm 122 × 122) realizzato nel 1490 circa dal pittore umbro Nicolò di Liberatore, detto l’Alunno ed attualmente conservato conservato nella Pinacoteca Comunale di Foligno, (Umbria).

L’opera proviene dal Monastero di Santa Lucia, a Foligno.

Nicolò di Liberatore, detto l’Alunno (Foligno, 1430 circa – Foligno, 1502) è stato un celebre pittore umbro, annoverato tra i principali esponenti del Rinascimento italiano nella seconda metà del Quattrocento, molto attivo nelle Marche e in Umbria, unitamente al Perugino e al Pinturicchio.

Tra le sue opere principali occorre citare il Gonfalone di Sant’Antonio Abate (databile al 1457), conservato presso la Pinacoteca comunale di Deruta; il Polittico di San Rufino (databile al 1462), conservato presso il Museo diocesano e cripta di San Rufino ad Assisi; il Polittico di Cagli (databile al 1465), conservato presso la Pinacoteca di Brera a Milano; il Polittico di Montelparo (databile al 1466), conservato nella Pinacoteca Vaticana, all’interno dei Musei Vaticani, Città del Vaticano, Roma; il Gonfalone dei Legisti o dell’Annunziata (databile al 1466) attualmente conservato presso la Galleria Nazionale dell’Umbria, a Perugia; il Polittico di San Francesco (databile al 1471), conservato nella Pinacoteca civica di Gualdo Tadino; la Crocifissione tra i S.s. Venanzio, Pietro, Giovanni Battista e Porfirio detto Trittico di Camerino (databile al 1480), conservato nella Pinacoteca Vaticana; il Polittico di Santa Maria Assunta (databile al 1483), conservato nella Pinacoteca civica di Nocera Umbra; il Polittico di Sant’Angelo (databile al 1499), conservato nella Collegiata di Santa Croce a Bastia Umbra.

Il dipinto raffigura la scena con San Francesco che riceve le stimmate. Il santo è raffigurato immobile, con le braccia aperte, all’interno di un paesaggio naturale, in attesa di ricevere le sacre stimmate dal Cristo serafino attaccato alla croce. Dalle ferite del Cristo si propagano degli uncini che vanno a colpire il corpo del santo.

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