Santa Maria Maddalena. Opera di Luca Signorelli

Santa Maria MaddalenaSanta Maria Maddalena è un dipinto (tempera su tavola cm 178 x 117) realizzato intorno al 1504 circa dal pittore toscano Luca Signorelli, ed attualmente conservato presso il Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto.

Luca Signorelli, (Cortona, 1450 circa – Cortona, 16 Ottobre 1523), è stato un rinomato pittore di origine toscana, annoverato tra i maggiori esponenti del Rinascimento italiano. Allievo di Piero della Francesca, il pittore cortonese si forma ad Arezzo ed è molto attivo principalmente in Toscana, Marche e Umbria; lavora ad Orvieto dove la sua opera più celebre è certamente il ciclo di affreschi, una sorte di Giudizio Universale, realizzati nel 1499 nella Cappella di San Brizio, in origine denominata Cappella Nova all’interno del Duomo o Cattedrale di Santa Maria Assunta; a Roma con la decorazione della Cappella Sistina, inizialmente come aiuto del Perugino (al secolo Pietro di Cristoforo Vannucci), e ad Asciano, in provincia di Siena con il ciclo di affreschi, “Storie di San Benedetto”, realizzati tra il 1497 e il 1498 nel Chiostro Grande dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.

Il dipinto Santa Maria Maddalena in origine era collocato all’interno della Cappella di San Brizio o Cappella Nova, nel Duomo di Orvieto, presso l’altare dedicato nel 1504 a Santa Maria Maddalena, di fronte all’altra cappellina che conserva all’interno di un sarcofago i corpi dei santi Faustino e Parenzo. L’opera viene realizzata intorno al 1504 circa dal Signorelli su committenza del Comune di Orvieto.

La cappellina della Maddalena viene completamente ristrutturata nel 1723-1724 da parte della famiglia Gualterio, e il dipinto del Signorelli viene rimosso ed inserita la tela raffigurante i Santi Carlo, Giovanni Battista, Giovanni evangelista, Maria Maddalena e Agnese di Ludovico Muratori.

Il dipinto Santa Maria Maddalena raffigura la donna peccatrice in piedi, con lunghi capelli biondi, che cadono sulle spalle avvolta da un mantello rosso e con in mano il vaso degli unguenti. Lo sguardo languido mostra il segno del pentimento, mentre sullo sfondo in lontananza si intravede un paesaggio naturale in prospettiva.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *