Santi Bonaventura, Bernardino, Ludovico da Tolosa. Opera di Andrea Camassei

Santi Bonaventura

Santi Bonaventura, Bernardino, Ludovico da Tolosa. Opera di Andrea Camassei. Pinacoteca Comunale di Spello (PG).

I Santi Bonaventura, Bernardino, Ludovico da Tolosa è un dipinto (olio su tela, cm 246×170) realizzato intorno al 1627 circa dal pittore umbro Andrea Camassei, ed attualmente conservato presso la Pinacoteca Comunale di Spello (PG).

Andrea Camassei (Bevagna, Perugia, 1602 – Roma, 18 Agosto 1649) è stato un pittore di origine umbre, ma molto attivo nella città di Roma intorno alla prima metà del Seicento, allievo di Domenico Zampieri meglio come conosciuto come il Domenichino. Il lavoro artistico a Roma si svolse principalmente al servizio della nobile famiglia Barberini, in particolare grazie al sostegno garantito dal Papa Urbano VIII (al secolo Maffeo Vincenzo Barberini). Alcuni affreschi attribuiti al pittore umbro si trovano nella Collegiata di San Michele Arcangelo a Bevagna, sua città natale, mentre il dipinto raffigurante Il riposo di Diana (databile intorno al 1638 circa), attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini e la pala d’altare raffigurante il Compianto sul Cristo deposto, (databile tra il 1630 e il 1631) si trova nella Chiesa di Santa Maria Immacolata a Via Veneto o Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini, a Roma eseguita su commissione del cardinale Antonio Barberini.

Il dipinto Santi Bonaventura, Bernardino, Ludovico da Tolosa proviene dalla Chiesa ed ex convento di Santa Caterina di Valcelli a Rapecchiano di Spello (PG), oggi conservato presso la Pinacoteca Comunale di Spello. Si tratta di un’opera giovanile del pittore umbro che rispecchia l’impronta classicista e raffigura i tre Santi dell’ordine francescano riuniti intorno alla croce, più precisamente San Bonaventura inginocchiato verso la croce e con la mitria a terra, San Bernardino con in mano una chiesetta in miniatura, e San Ludovico da Tolosa con in mano il giglio. In alto angeli e cherubini e sullo sfondo un paesaggio collinare tipicamente umbro.

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