Il riposo di Diana. Opera di Andrea Camassei. Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, a Roma.
Il riposo di Diana è un dipinto (olio su tela, cm 300 x 410) realizzato intorno al 1638 circa dal pittore umbro Andrea Camassei, ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, a Roma.
Andrea Camassei (Bevagna, Perugia, 1602 – Roma, 18 Agosto 1649) è stato un pittore di origine umbre, ma molto attivo nella città di Roma intorno alla prima metà del Seicento, allievo di Domenico Zampieri meglio come conosciuto come il Domenichino. Il lavoro artistico a Roma si svolse principalmente al servizio della nobile famiglia Barberini, in particolare grazie al sostegno garantito dal Papa Urbano VIII (al secolo Maffeo Vincenzo Barberini). Alcuni affreschi attribuiti al pittore umbro si trovano nella Collegiata di San Michele Arcangelo a Bevagna, sua città natale, mentre la pala d’altare raffigurante il Compianto sul Cristo deposto, (databile tra il 1630 e il 1631) si trova nella Chiesa di Santa Maria Immacolata a Via Veneto o Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini, a Roma eseguita su commissione del cardinale Antonio Barberini.
Il dipinto la Il riposo di Diana raffigura, al centro, la dea romana della caccia colta in un momento di riposo tra una faticosa gara di tiro con l’arco e il castigo inflitto al giovane Atteone, cacciatore e personaggio della mitologia greca che sorprese la dea mentre faceva il bagno. Per tale motivo per impedire allo stesso di parlare su quello che aveva visto viene trasformato da Diana in un cervo e divorato dai propri cani da caccia.
Il pittore umbro colloca Diana in riposo all’interno di un bosco circondata dalle ninfe e dai levrieri, e in alto due puttini alati. Ben fatto è il gioco di luci e di ombre che caratterizzano ogni singola figura.
L’opera è incentrata sul tema mitologico ed è conservata, unitamente all’altro dipinto raffigurante la Strage dei Niobidi presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini, a Roma.