Sovana è un antico borgo, di origine medioevale, annoverato tra i borghi più belli d’Italia, che si trova in provincia di Grosseto, in Toscana.
Il borgo di Sovana viene fondato dagli etruschi e in origine ha il nome di “Suana” (ancora adesso è possibile ammirare le antiche Necropoli etrusche) e si trova tra i comuni di Sorano e di Pitigliano: i tre borghi sono, infatti, collegati dalle Vie Cave, o anche dette Cavoni, alte pareti di tufo attraverso le quali è possibile raggiungere anche le antiche necropoli etrusche all’interno del Parco archeologico del Tufo. Le Vie Cave attraversano l’ Area archeologica di Sovana dove si trovano le necropoli etrusche come la grotta Pola, la tomba della Sirena, la tomba del Tifone e la tomba Ildebranda.
Tra i vari monumenti di interesse storico religioso presenti nel borgo di Sovana è possibile ammirare e visitare la Chiesa di Santa Maria, che risale presumibilmente al XII secolo e al suo interno custodisce una serie di opere d’arte, di notevole interesse storico-culturale, in particolare due affreschi risalenti al XVI secolo, la Crocifissione tra Sant’Antonio e San Lorenzo con, ai lati, San Sebastiano e San Rocco e la Madonna con Bambino con san Sebastiano, santa Barbara, santa Lucia e san Massimiliano, e un dipinto raffigurante Dio benedicente con i quattro evangelisti, sempre del XVI secolo, mentre sull’altare conserva un antico ciborio con quattro colonne e baldacchino risalente al IX secolo; la Concattedrale di San Pietro o Duomo di Sovana, che risale al X secolo, e al suo interno conserva una serie di opere pittoriche come i Capitelli istoriati della scuola longobarda che raffigurano alcune scene bibliche tratte dall’Antico Testamento, la Madonna col Bambino con San Giovanni e San Benedetto del XV secolo, attribuita alla scuola di Andrea del Sarto, oltre ad una fonte battesimale in travertino risalente al XV secolo e ad un’ urna contenente le spoglie di San Mamiliano; la Chiesa di San Mamiliano, che risale al VII secolo, ed è considerata l’edificio di culto più antico di Sovana e in origine conservava le reliquie di San Mamiliano.
Mentre poco fuori dal centro storico troviamo la Rocca Aldobrandesca, una fortezza sorta intorno all’XI secolo quale centro del potere della nobile famiglia Aldobrandeschi. Dopo l’abbandono avvenuto verso la fine del XIII secolo, la Rocca Aldobrandesca, nel corso del XV secolo, viene restaurata dai Senesi e da Cosimo I dè Medici. Oggi sono visibili gli antichi ruderi.
