Ecce Homo. Opera del Guercino

Ecce Homo

Ecce Homo. Opera di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino. Galleria Nazionale d’Arte Antica, Palazzo Corsini di Roma.

Ecce Homo è un dipinto (olio su tela, cm 65,5 × 53,5) realizzato nel 1644 dal pittore emiliano Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Antica, Palazzo Corsini di Roma.

Giovanni Francesco Barbieri, soprannominato il Guercino (Cento, 2 febbraio 1591 – Bologna, 22 dicembre 1666), è stato un celebre pittore italiano. Formatosi a Bologna, acquisisce lo stile dei fratelli Carracci e successivamente del Caravaggio con riguardo all’uso del chiaroscuro creando effetti luministici attraverso il contrasto tra ombre e luce. A partire dal 1620 si trasferisce e lavora a Roma per volere di Papa Gregorio XV (al secolo Alessandro Ludovisi) e risale a tale periodo la decorazione (affresco a tempera) raffigurante l’Aurora nella volta del Casino Boncompagni Ludovisi.

Tra le sue opere romane si ricorda altresì il dipinto raffigurante Santa Margherita di Antiochia (databile al 1644) e il dipinto raffigurante Sant’Agostino (metà del XVII secolo), conservati nella Basilica di San Pietro in Vincoli; dipinto dal titolo “La Santissima Trinità” (databile al 1638) conservato all’interno della Cappella della Santissima Trinità nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria, identico ad altro dipinto raffigurante la “Trinità ed Angeli” conservato nella Basilica di San Nicola in Carcere; il dipinto raffigurante la “Gloria di san Crisogono” (la copia si trova sul soffitto della Basilica di San Crisogono mentre l’originale si trova a Londra, a Lancaster House); il dipinto raffigurante l’ Incredulità di san Tommaso, (databile al 1621), conservato presso la Pinacoteca Vaticana, e diverse opere: San Matteo e l’angelo, il Seppellimento di Santa PetronillaMaddalena penitenteSan Giovanni BattistaSacra FamigliaCleopatra davanti a Ottaviano, Sibilla Persica tutte conservate nei Musei Capitolini, Pinacoteca Capitolina di Roma.

Il dipinto Ecce Homo (ovvero ecco l’uomo), raffigura il Cristo, sofferente dopo la flagellazione e mostrato alla folla con la corona di spine sul capo e in mano l’asta con la quale è stato battuto. La caratteristica fondamentale dell’opera è data dall’intenso pathos dell’espressione con lo sguardo del Cristo rivolto verso l’alto, verso il cielo.

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