Nozze mistiche di Santa Caterina

Nozze mistiche di Santa Caterina

Nozze mistiche di Santa Caterina. Pancrazio Iacovetti detto Pancrazio di Antonello da Calvi. Museo del Colle del Duomo di Viterbo.

Le Nozze mistiche di Santa Caterina è un dipinto (tavola, cm 198 × 176) realizzato intorno al 1477 circa dal pittore umbro Pancrazio Iacovetti detto Pancrazio di Antonello da Calvi, ed attualmente conservato nel Museo del Colle del Duomo di Viterbo.

L’opera deriva dalla Chiesa di Santa Maria della Verità a Viterbo.

Pancrazio Iacovetti detto Pancrazio di Antonello da Calvi (Calvi dell’Umbria notizie dal 1467 al 1513) è stato un celebre pittore umbro, rispetto al quale si hanno poche notizie.

Tra le sue opere, almeno quelle conosciute, occorre citare gli affreschi presso la Chiesa di San Biagio di Corchiano, in provincia di Viterbo; l’affresco (databile intorno al 1470) raffigurante La Madonna con il Bambino tra i santi Agostino e Andrea presso la Chiesa di Sant’Agostino a Narni; l’icona con la Madonna della Consolazione nella cappella Gormaz nella Concattedrale San Giovenale di Narni; la Madonna della Misericordia (databile tra il 1480 e il 1490) conservata nella Chiesa di  Santa Maria delle Grazie a Magliano Sabina.

Il dipinto, a carattere devozionale, raffigura il Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria alla presenza di San Giovanni Battista. La Vergine è seduta su un regale trono ornato alla base con un tappeto rosso, con il Bambino Gesù in grembo, anch’egli seduto su un ampio cuscino. La Vergine è voltata verso sinistra, verso Santa Caterina d’Alessandria intenta a a ricevere l’anello nuziale dal piccolo Gesù. Alla destra della Vergine si trova San Giovanni Battista in piedi, che indica allo spettatore la scena con la mano sinistra, mentre nell’altra mano regge il cartiglio e la croce di canna. Nella parte alta sono raffigurati piccoli cherubini adoranti. Da notare la cromia dell’ampio mantello blu della Vergine, che unitamente al panneggio delle vesti dei due santi a latere conferisce alla scena un pacato dinamismo.

L’ambientazione all’aperto conferisce un ampio sfondo alla scena che si sviluppa in senso orizzontale.

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