Sarcofago con caccia calidonia
Il Sarcofago con caccia calidonia di età imperiale, databile alla prima metà del III secolo d.C. (201-250 d.C.), è conservato all’interno dei Musei Capitoli, Palazzo Nuovo, Roma.
Il sarcofago è stato ritrovato nel 1872 sulla Via Valeria, nel tratto che da Tivoli porta a Vicovaro.
Il Sarcofago con caccia calidonia raffigura con rilievo la caccia al cinghiale Calidonio, inviato da Artemide, dea della caccia, a devastare i campi della città di Calidone, un tema oggetto di numerose decorazione dei sarcofagi di età imperiale. La battuta di caccia al cinghiale era stata organizzata dal re Oineo di Calidone per abbattere l’animale che devastava i campi ed uccideva le persone.
Al centro del sarcofago è rappresentata la scena principale della caccia il cinghiale Calidonio, con Meleagro, figlio di Oineo, intento a colpire con una lancia il cinghiale, alla presenza di Atalanta, una bellissima cacciatrice, innamorata di Meleagro e dal quale ha il figlio Partenopeo, raffigurata mentre con la mano destra afferra una freccia dalla faretra e con la sinistra tiene l’arco. Atalanta è la prima che ferisce il cinghiale che viene infine ucciso da Meleagro.
Per amore o gratitudine Meleagro consegna la testa e la pelle dell’animale come trofeo ad Atalanta, creando una disputa familiare, con gli zii che termina con l’uccisione degli stessi da parte di Meleagro.
Sempre nella rappresentazione centrale del sarcofago il cinghiale è attaccato anche da due cani da caccia.
Sul lato sinistro del sarcofago è rappresentata la scena di una caccia al leone.
Sul lato destro del sarcofago è rappresentata la scena di una caccia al cervo.
Sul coperchio del sarcofago è rappresentata una coppia di coniugi semisdraiati, con le teste appena sbozzate. L’esecuzione del coperchio è di qualità inferiore a quella del corpo del sarcofago.