Angela Greca

Angela Greca è stata una delle famose cortigiane romane del Rinascimento italiano. In quel periodo storico, alle soglie del 1500 le numerose cortigiane animavano la vita romana, borghese e aristocratica, e si distinguevano in “oneste”, ovvero ricche, educate ed istruite tanto da saper mercanteggiare la loro prestazione, e quelle definite “a lume” o “alla candela” ovvero povere che rapportavano la loro attività in base alla durata di una candela. Le prime erano belle, audaci e colte tanto da essere corteggiate dai più importanti uomini politici, intellettuali ed ecclesistici dell’epoca.

Accanto ad Angela Greca vi era Vanozza Caetani, amante di Rodrigo Borgia e madre di Lucrezia Borgia, Anna Bianchini, Lucrezia Porzia, Tullia d’Aragona, Imperia Cognati, soprannominata “Imperia La Divina” , Beatrice Ferrarese e Fiammetta Michaelis alla quale oggi è addirittura dedicata una delle piazze nel centro storico di Roma, Piazza Fiammetta.

Angela Greca proveniva da Lanciano, e giovanissima iniziò ad esercitare la professione di meretricio con il nome di Ortensia Greca. Poche notizie si conoscono sulla sua vita e l’unica testimonianza certa rimane la sua abitazione a Roma in Vicolo Cellini numero 31, nei pressi di Via Giulia.

angela greca

Il vicolo, in origine, era denominato “Vicolo Calabraga” dal gergo popolare “calar di brache“, e successivamente venne denominato “Vicolo Cellini” per Benvenuto Cellini, un orafo e scultore che lavorava in quella strada.

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Tra i suoi amanti vi era un ricco spagnolo, tale De Alborensis e il poeta Francesco Beccuti, detto il Coppetta che gli dedicò delicati versi d’amore ma anche di astio quando Angela Greca lo abbandonò per sposare il conte Ercole Rangone, nonostante la ferma opposizione della nobile famiglia.

Ma con il Sacco di Roma nel 1527, Angela Greca lasciò la città e si riparò in Francia dove rimase per circa due anni.

Ritornata a Roma Angela Greca decise di prendere i voti entrando nel Convento delle Convertite, il monastero voluto e realizzato da papa Leone X presso l’antica chiesa di Santa Lucia, successivamente denominata Santa Maria Maddalena e che accoglieva le donne che volevano redimersi dai loro peccati e abbandonare la strada della prostituzione.

 

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