Jemima Blackburn, all’anagrafe Jemima Wedderburn, (Edimburgo, Scozia 1 Maggio 1823 – Roshven, Scozia 9 Agosto 1909) è stata una famosa artista dell’epoca vittoriana, nella specie una tra i più rinomati illustratori di libri della Gran Bretagna.
Sebbene oggi poco conosciuta Jemima Blackburn può essere definita come un eccezionale talento artistico e culturale del periodo vittoriano, in cui il mondo dell’arte è prettamente maschile e maschilista.
Nata a Edimburgo nel 1823 in una famiglia colta e benestante, Jemima Blackburn mostra sin da giovanissima una attitudine e una predisposizione per il disegno e la pittura che prosegue, con passione, negli anni succesivi come autodidatta. Si afferma, pertanto, come acquerellista ed illustratore di libri (ben ventisette libri) tra i quali Birds from Nature ( anno 1868) è quello che ottiene maggior successo.
Espone anche le sue opere a Edimburgo, Glasgow e a Londra, ottenendo buoni apprezzamenti e riconoscimenti, nonostante gli stereotipi sociali delle artisti donne dell’epoca vittoriana.
Nel 1854 sposa il matematico Hugh Blackburn e la coppia va a vivere a Roshven in Scozia. La loro casa diviene, negli anni, un centro di incontro e confronto con i più illustri artisti, politici ed intellettuali dell’epoca, come il pittore John Everett Millais e lo scrittore Anthony Trollope.
La maggior parte dei suoi dipinti sono incentrati sulla sua vita a Roshven: Jemima Blackburn dipinge la sua famiglia, i suoi amici ma anche le persone del posto impegnate nelle diverse attività materiali e manuali proprie della campagna. Se ne ricava uno spaccato della vita rurale e contadina della metà del XIX secolo.
Grandissimo interesse mostra per la fauna, gli animali selvatici e in particolare gli uccelli, che passa le ore ad osservare e a studiarne i comportamenti per poi riprodurli sulla tela.
Jemima Blackburn viene infatti definita quale uno dei principali pittori di uccelli. Nel 1868 pubblica “Birds drawn from Nature” che ottiene un grande successo.