Piazza San Marco. Opera di Michele Cammarano
Piazza San Marco o anche Caffè in piazza San Marco è un dipinto (olio su tela, cm 56×95) realizzato nel 1869 dal pittore napoletano Michele Cammarano ed attualmente conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.
Michele Pietro Cammarano (Napoli, 23 Febbraio 1835 – Napoli, 21 Settembre 1920) è stato un celebre pittore italiano grande interprete del realismo italiano dell’Ottocento e dello studio del vero. Proveniente da una famiglia di artisti, si forma a Napoli all’Accademia delle Belle Arti con Gabriele Smargiassi, ma ben presto si discosta dal tecnicismo e dalla rigidità accademica per aderire a quella che prende il nome di “Scuola di Posillipo” operante a Napoli nel secondo decennio dell’Ottocento, incentrata nella raffigurazione del paesaggio dal vero. La sua arte viene influenzata in particolare dagli studi del pittore Filippo Palizzi, e dei suoi fratelli, Giuseppe, Nicola, Francesco e Paolo, tutti pittori, e da quella che prende il nome di Scuola di Barbizon in Francia con riferimento a Gustave Courbet.
La pittura di Michele Cammarano è una profonda commistione tra realismo e ricerca dal vero, naturalismo, rappresentazione popolare e scene di genere, documentazione storica e sociale. Nel 1902 ottiene la cattedra di paesaggio all’ Accademia delle Belle Arti di Napoli, precedentemente occupata da Filippo Palizzi, affermandosi nel tempo come acuto ed attento docente.
Il dipinto Piazza San Marco raffigura un gruppo di persone, tutte appartenenti alla classe borghese, riunite dinanzi al Caffè in Piazza San Marco, principale luogo di ritrovo mondano a Venezia, mentre conversano e si divertono. Dallo sfondo scuro emergono pennellate di colore dal rosso al bianco che delineano, con novizia di dettagli, anche i più piccoli particolari. Le intense tonalità cromatiche riescono a donare all’opera una enorme profondità.
Cammarano si pone al di fuori della scena, lontano dalla massa di persone ammassate, osservandola e dipingendola anche sotto il profilo critico.
L’opera presenta analogie e similitudini con il dipinto Musica alle Tuileries (o La Musique aux Tuileries) realizzato nel 1862 dal pittore francese Édouard Manet, e conservato alla National Gallery di Londra.