La Visitazione è un dipinto realizzato dal pittore marchigiano Carlo Maratta, ed attualmente conservato nella Cappella Chigi o Cappella della Madonna del Voto, sita all’interno del Duomo di Siena o Cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta, in Toscana.
La Cappella Chigi o Cappella della Madonna del Voto viene costruita tra il 1659 e il 1662 in stile barocco dall’architetto austriaco Giovan Paolo Schor, su disegno di Gian Lorenzo Bernini, su commissione del papa senese Alessandro VII Chigi e conserva nell’altare centrale il dipinto raffigurante la Madonna col Bambino detta “Madonna del Voto” del pittore senese Dietisalvi di Speme, mentre nelle nicchie laterali vicino all’uscita sono collocate le due celebri sculture raffiguranti “San Girolamo e Santa Maria Maddalena“, entrambe realizzate tra il 1661 e il 1663 dal grande esponente del barocco italiano, lo scultore Gian Lorenzo Bernini e le statue collocate nelle nicchie vicino all’altare raffiguranti San Bernardino e Santa Caterina da Siena sono realizzate rispettivamente da Antonio Raggi e Ercole Ferrata, scultori milanesi, allievi e collaboratori di Gian Lorenzo Bernini.
Sulla parete sinistra della cappella è conservato il dipinto la “Visitazione” mentre sulla parete destra è visibile il mosaico raffigurante la “Fuga in Egitto“, entrambe realizzate dal pittore Carlo Maratta su commissione del papa senese Alessandro VII, al secolo Fabio Chigi.
Carlo Maratta (Camerano, 15 Maggio 1625 – Roma, 15 Dicembre 1713) è stato un celebre pittore e restauratore italiano, dominando il periodo artistico a cavallo tra Seicento e Settecento e riuscendo perfettamente a coniugare il classicismo con il barocco.
Con il dipinto la Visitazione il pittore marchigiano raffigura sulla tela un episodio narrato nel Vangelo secondo Luca (1, 39-56) ovvero della visita della Vergine Maria alla cugina Elisabetta, la quale nonostante l’età avanzata e la presunta sterilità era in attesa di un figlio, San Giovanni Battista. Con l’annunciazione l’Arcangelo Gabriele comunica alla Vergine Maria il concepimento di Gesù per opera dello Spirito Santo, e la notizia della gravidanza in età avanzata di Elisabetta, moglie di Zaccaria; Maria si reca pertanto in Giudea, vicino Gerusalemme, per supportare negli ultimi mesi di gravidanza la cugina.
Nell’opera viene raffigurata, nella parte centrale, la Vergine Maria, la quale giunta al cospetto di Elisabetta, la abbraccia e la guarda affettuosamente negli occhi dandole il necessario sostegno per la gravidanza, sottolineando l’evento miracoloso con la nascita di Giovanni Battista. La Vergine Maria poggia una mano sulla pancia, in segno di protezione. Ai lati sono raffigurate due figure, una maschile sul lato destro, presumibilmente Zaccaria, marito di Elisabetta, e una femminile sul lato sinistro, con molta probabilità una ancella, mentre in alto angeli e cherubini aleggiano sulla scena.
La luce giunge dall’alto evidenziando le due donne e le tonalità cromatiche del blu e del rosso delle vesti.