Cristo schernito è un dipinto (olio su tela, cm. 195×250) realizzato intorno al 1610 dal pittore olandese Gerard van Honthorst, noto anche come Gherardo delle Notti, ed attualmente conservato all’interno della Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini o anche Chiesa di Santa Maria Immacolata a Via Veneto, situata a Roma, in Via Veneto, nel rione Ludovisi.
Gerard van Honthorst, anche noto con il soprannome di Gherardo delle Notti (Utrecht, 4 Novembre 1592 – Utrecht, 27 Aprile 1656) è stato un celebre pittore olandese.
Nel 1610, a seguito di un viaggio a Roma, Gerard van Honthorst scopre la pittura del Caravaggio, e ne rimane fortemente affascinato. Proprio il contrasto tra luce ed ombre, c.d. Chiaroscuro, simbolo identificativo della pittura caravaggesca, conquista l’animo del pittore olandese, e lo introduce nelle sue opere. Quest’ultime oscillanti tra l’oscurità e la penombra, gli conferiscono il soprannome di Gherardo delle Notti.
Il dipinto Cristo schernito raffigura in primo piano Gesù, seminudo coperto solo da un lenzuolo, seduto, con la schiena poggiata ad una colonna, le gambe incrociate e le mani ravvicinate, una sopra l’altra con il palmo rivolto verso l’alto in segno di inoffensività. Di fronte al Cristo, immobile e imperturbabile, sono raffigurati tre uomini, vestiti come dei paggi, che si dilettano a deriderlo e lo insultano prendendosi gioco di lui.
Nel dipinto Cristo schernito sono chiare le influenze della pittura di Caravaggio: lo sfondo scuro dell’opera derivante dal buio della notte viene interrotto dalla luce della torcia che uno dei tre uomini ha in mano ed alza verso il volto del Cristo, creando il contrasto tra luce ed ombra.
La luce della torcia illumina la metà del volto e del corpo del Cristo che appare con gli occhi chiusi in contemplazione, fiducioso, in attesa della volontà di Dio, e, per converso, è possibile notare l’espressione sarcastica, di riso e il ghigno beffardo dei tre uomini.