La Crocifissione di Andrea Mantegna è un dipinto, (tempera su tavola, cm 67 x 93 ), realizzato tra il 1457 e il 1459 ed attualmente conservato presso il Museo del Louvre di Parigi.
L’opera in origine faceva parte della predella della Pala di San Zeno, unitamente alla Resurrezione Gesù Cristo e all’ Orazione nell’orto attualmente conservati presso il Musée des Beaux-Arts di Tours.
Il Mantegna realizzò il dipinto nella sua bottega a Padova presumibilmente tra il 1457 e il 1459 (forse 1460) a seguito di commissione dell’abate di San Zeno di Verona. L’intera pala era costituita da sei tavole, delle quali tre (più grandi) sono ubicate sull’altare maggiore della Basilica di San Zeno Maggiore a Verona, e le altre tre, di dimensioni più ridotte, si trovano presso il Musée des Beaux-Arts di Tours (Orazione nell’orto, Resurrezione di Gesù Cristo) e presso il Museo del Louvre di Parigi ( la Crocifissione).
La Crocifissione di Andrea Mantegna pone al centro del dipinto la figura del Cristo sulla Croce mentre ai lati sono collocati i due ladroni anch’essi sulla Croce. Nella struttura verticale del dipinto, il corpo del Cristo, delineato nei minimi particolari, appare inerme, composto, privo ormai di vita.
Alla base della Croce, nella struttura orizzontale del dipinto, sono raffigurati l’immagine della Vergine Maria, immersa nel suo dolore e sorretta da alcune pie donne, e di San Giovanni con il capo in alto rivolto verso il Cristo in segno di profonda adorazione.
Lo sfondo del dipinto appare animato da diverse elementi simbolici e figure umane: un gruppo di soldati intendi a giocare a dadi la veste del Cristo, il gruppo delle pie donne vicino alla Vergine, i teschi sul terreno che richiamano allegoricamente il luogo della Crocifissione e luogo di morte (Calvario o Golgota: “luogo del cranio“), altri soldati che si muovono a cavallo e gente a piedi, nell’indifferenza dell’evento. In lontananza si innalza un complesso di montagne rocciose, una rappresentazione ideale di Gerusalemme, in un cielo che va via via schiarendosi.
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