Madonna di Senigallia
La Madonna di Senigallia o Madonna col Bambino e angeli è un dipinto (olio su tavola di noce, cm 61×53,5) realizzato tra il 1470 e il 1485 dal pittore toscano Piero della Francesca, e attualmente conservato nella Galleria Nazionale delle Marche, Urbino.
L’opera proviene dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie di Senigallia, Ancona.
Piero di Benedetto de’ Franceschi, noto come Piero della Francesca (Borgo Sansepolcro, 12 Settembre 1416/1417 – Borgo Sansepolcro, 12 Ottobre 1492), è stato un celebre pittore e matematico italiano, tra i più rinomati artisti del Rinascimento italiano. La sua arte e il suo stile possono essere sintetizzati in un perfetto connubio tra costruzione geometrica dei volumi e dello spazio, attenzione alla prospettiva e all’equilibrio della composizione, valorizzazione della figura umana nella sua staticità, e un pieno utilizzo del chiaroscuro, con la luce e le tonalità cromatiche per modellare forme e proporzioni. Si tratta di una serie di regole che Piero della Francesca codifica in De prospectiva pingendi, il suo trattato sulla prospettiva nel 1482 circa.
Tra le sue opere occorre citare il Ritratto di Sigismondo Pandolfo Malatesta (databile al 1451) conservato nel Museo del Louvre di Parigi; gli affreschi raffiguranti la “Vittoria di Costantino su Massenzio” realizzato tra il 1458 e il 1466, e il “Sogno di Costantino”, realizzato tra il 1458 e il 1466, facenti parte del ciclo di affreschi “Storie della Vera Croce“, conservati nella cappella maggiore della Basilica di San Francesco ad Arezzo; il Polittico di Sant’Antonio, (databile tra il 1460 e il 1470), attualmente conservato nella Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia; la “Pala di Brera” o anche conosciuta come “Pala Montefeltro” (Sacra Conversazione con la Madonna col Bambino, sei santi, quattro angeli e il donatore Federico da Montefeltro), (databile intorno al1472) conservata presso la Pinacoteca di Brera a Milano.
Il dipinto la Madonna di Senigallia raffigura in primo piano e a mezze figure, la Vergine con in braccio il Bambino benedicente, e due angeli ai lati. La scena si svolge all’interno di un’abitazione privata. Il Bambino tiene in mano una rosa bianca, simbolo della purezza della Vergine, mentre al collo ha una collana di perle rosse con un corallo, che richiama il tema della Passione di Cristo. La caratteristica fondamentale è data dalla illuminazione laterale, con la luce proveniente da una finestra sul lato sinistro a seguito di uno stretto corridoio che mette in risalto l’intera scena e le figure umane.
L’opera, che presenta notevoli affinità a livello compositivo con la “Pala di Brera”, è di devozione privata e viene commissionata da Federico da Montefeltro in occasione delle nozze della figlia Giovanna con Giovanni Della Rovere, signore di Senigallia. Da ciò derivano le dimensioni più ridotte della tela, originariamente destinata ad un ambiente privato.