“Maria Maddalena in estasi” è un dipinto (olio su tela, cm 106,5×91) realizzato intorno all’anno 1606 dal pittore italiano Michelangelo Merisi, più noto come il Caravaggio, ed attualmente conservato a Roma in una collezione privata.
Del quadro esistono ben otto copie, almeno quelle note.
D’altronde la figura della Maddalaena è tanto cara al Caravaggio, immortalata in una serie di celebri opere come il dipinto “Maddalena Penitente“ ( anno 1597, nel quale la modella è la cortigiana Anna Bianchini); il dipinto “Marta e Maria Maddalena” (anno 1598, nel quale l’immagine della Maddalena è modellata sulla figura di Fillide Melandroni, anche lei nota cortigiana dell’epoca).
Il dipinto “Maria Maddalena in estasi” ha fatto molto discutere i critici dell’arte circa la sua attribuzione al Caravaggio. Sembra che la tela sia stata realizzata dal pittore lombardo durante il periodo della sua fuga da Roma a seguito della rissa e della conseguente uccisione di Ranuccio Tomassoni.
Condannato a morte dal Papa, Caravaggio, con il supporto della famiglia Colonna, si rifugia a Malta, entrando nell’ordine dei Cavalieri di Malta.
Ma a seguito dell’insorgenza di ulteriori complicazioni, per Caravaggio l’unica possibilità per far ritorno a Roma è ottenere il perdono dal Papa attraverso l’aiuto del Cardinale Borghese. E così il Caravaggio decide di omaggiare il Cardinale Borghese per il sostegno ottenuto con una serie di tele . Una di queste è il citato dipinto “Maria Maddalena in estasi“.
Nel dipinto raffigura la Maddalena dopo il momento della conversione, con il capo inclinato all’indietro, raccolta in un momento di raccoglimento, su uno sfondo completamente scuro ed indefinito, in un perfetto gioco di ombre e luce.
La modella dell’opera è tale Maddalena Antognetti, conosciuta con il nomignolo di Lena, cortigiana romana, amante del pittore Michelangelo Merisi, che decide di ritrarla in altri due celebri dipinti “La Madonna dei Pellegrini” (anno 1604 – Basilica di Sant’Agostino, Roma), “La Madonna dei Palafrenieri” (anno 1605 – Galleria Borghese, Roma).
Ma nel 2014, la famosa storica dell’arte Mina Gregori ha affermato il ritrovamento di una nuova versione del dipinto “Maria Maddalena in estasi” presso una collezione privata europea identificata come l’originale del Caravaggio.