Socrate che difende Alcibiade nella battaglia di Potidea

Socrate che difende Alcibiade nella battaglia di Potidea

Socrate che difende Alcibiade nella battaglia di Potidea

Socrate che difende Alcibiade nella battaglia di Potidea è un bassorilievo in gesso (cm 110 x 140 x 6,5) realizzato nel 1797 circa dallo scultore veneto Antonio Canova e conservato nell’Accademia nazionale di San Luca, a Roma.

Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822) è stato un rinomato scultore e pittore di origine veneta, annoverato quale principale esponente del Neoclassicismo italiano. Tra le sue opere principali occorre citare “Amore e Psiche” (anno 1787 – 1793, conservato presso il Museo del Louvre di Parigi), “le Tre Grazie” (anno 1812 – 1817, una versione conservata presso il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, mentre la replica successiva è esposta al Victoria and Albert Museum di Londra), la statua dedicata a “Paolina Borghese” (anno 1804 – 1808, esposta presso la Galleria Borghese di Roma); la “Maddalena penitente” (anno 1793 – 1796 conservata a Palazzo Doria-Tursi a Genova); il Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria (anno 1798-1805, conservata all’interno dell’Augustinerkirche di Vienna); la scultura raffigurante Adone e Venere (anno 1794, conservata presso il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra); la Danzatrice con le mani sui fianchi (databile 1811-1812, conservata presso il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo); il gruppo scultoreo di Ercole e Lica (databile tra il 1795 e il 1815 circa, conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma) e la Venere italica (anno 1804-1812, conservata presso la Galleria Palatina di Firenze).

Il bassorilievo Socrate che difende Alcibiade nella battaglia di Potidea raffigura un episodio della battaglia di Potidea combattuta nel 432 a.C. fra gli ateniesi e le armate alleate di Corinto (Potidea era una colonia di Corinto). La scena viene narrata dal Simposio di Platone, (famoso dialogo IV secolo a.C.) secondo il quale nella citata battaglia Alcibiade, dopo essere stato ferito viene difeso e liberato dal suo maestro Socrate.

Nel bassorilievo del Canova viene raffigurato, Socrate, uomo anziano e barbuto, che con lo scudo si protrae in avanti per difendere il compagno ferito, ormai a terra, mentre di fronte a lui due combattenti sono nell’atto di attaccarlo e ucciderlo.

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