Venere Rokeby. Opera di Diego Velázquez

Venere RokebyLa “Venere Rokeby” (o Venere e Cupido) è un dipinto (olio su tela, cm 122,5×175) realizzato intorno al 1648 dal pittore spagnolo Diego Velázquez, e attualmente conservato presso la National Gallery di Londra.

Unitamente al dipinto la “Maja desnuda” (1795-1800) del pittore spagnolo Francisco Goya,  sono gli unici due opere di nudo femminile dell’arte spagnola che sono giunti fino ai nostri giorni. D’altronde facendo un passo indietro e ritornando al periodo storico e culturale nell’ambito del quale si colloca la realizzazione dei due dipinti occorre rilevare che la chiesa spagnola attraverso il Tribunale dell’Inquisizione vieta in modo assoluto le immagini o i dipinti di nudo (anche se ispirati alla tradizione mitologica).

Committente del dipinto la “Venere Rokeby” sembra che sia stato Gaspar Méndez de Haro y Guzmán, potente politico e collezionista d’arte e successivamente il dipinto entra a far parte della collezione d’arte di Manuel Godoy politico spagnolo, primo ministro del regno di Spagna: certamente è grazie al potere dei due politici spagnoli che il dipinto  viene sottratto alla distruzione.

Il dipinto la “Venere Rokeby” raffigura la dea completamente nuda, di spalle, sdraiata su un letto disfatto dalle lenzuola di raso, intenda ad ammirare la sua immagine riflessa in un specchio, retto da suo figlio, Cupido. Il volto della dea si intravede appena nello specchio e, pertanto, oggetto del dipinto, non è la rappresentazione della figura mitologica, ma il tema della vanità, della bellezza che appassisce con il trascorrere del tempo.

Lo sfondo scuro esalta le tonalità chiare dell’incarnato della dea, mettendo in evidenze le forme morbide e e sinuose del corpo, e si contrappone alle tonalità più fredde del grigio e dell’azzurro delle lenzuola del letto.

La modella del dipinto è Flaminia Triunfi, giovane pittrice di origini romane, la quale è anche l’amante di Velázquez, (sembra infatti che dalla loro relazione sia nato un figlio, Antonio De Silva). Con ogni probabilità il dipinto viene realizzato in Italia, durante un soggiorno dell’artista spagnolo.

Il dipinto la “Venere Rokeby” viene danneggiato il 10 marzo 1914 dalla suffragette Mary Richardson, che armata di un coltello provoca numerosi squarci alla tela, successivamente sistemati a seguito di un restauro.

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