Amorino alato è una scultura in marmo (cm, 142×54,5×48) realizzata tra il 1793 e il 1795 dallo scultore veneto Antonio Canova ed attualmente conservata presso il Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo, in Russia. Commissionario dell’opera è il principe russo Nicolaj Borisovic Jusupov.
L’ Amorino alato fa parte di una lunga serie di amorini che il Canova realizza a partire dal 1786. Il primo di tale serie viene commissionato dalla Principessa polacca Lubomirska (oggi conservato in Polonia, nel Castello di Lańcut). In seguito una nuova commissione dell’Amorino arriva al Canova tra il 1788 e il 1790 dal colonnello inglese e collezionista d’arte John Campbell (oggi conservato all’Anglesey Abbey, Cambridgeshire, National Trust). Solo tra il 1793 e il 1795 lo scultore veneto realizza l’Amorino alato, oggi conservato al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo.
Antonio Canova (Possagno 1757 – Venezia 1822) è stato un rinomato scultore e pittore di origine veneta, annoverato quale principale esponente del Neoclassicismo italiano. Tra le sue opere principali occorre citare “Amore e Psiche” (anno 1787 – 1793, conservato presso il Museo del Louvre di Parigi), “le Tre Grazie” (anno 1812 – 1817, una versione conservata presso il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, mentre la replica successiva è esposta al Victoria and Albert Museum di Londra), la statua dedicata a “Paolina Borghese” (anno 1804 – 1808, esposta presso la Galleria Borghese di Roma); la “Maddalena penitente” (anno 1793 – 1796 conservata a Palazzo Doria-Tursi a Genova); il Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria (anno 1798-1805, conservata all’interno dell’Augustinerkirche di Vienna); la scultura raffigurante Adone e Venere (anno 1794, conservata presso il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra); la scultura in gesso raffigurante la Danza dei Feaci (databile verso la fine del Settecento), conservata presso il Casino Nobile nei Musei di Villa Torlonia a Roma; la Danzatrice con le mani sui fianchi (databile 1811-1812, conservata presso il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo); la Venere italica (anno 1804-1812, conservata presso la Galleria Palatina di Firenze); il gruppo scultoreo di Ercole e Lica (databile tra il 1795 e il 1815 circa – conservato presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma); il busto di Paolina Bonaparte Borghese (databile al 1808 circa) – conservata presso il Museo Napoleonico di Roma; l’Autoritratto di Antonio Canova (databile al 1812 circa), conservato presso il Museo di Roma.
Come mai “amore e psiche” si trova al Louvre? È uno dei tanti regali che si è fatto Napoleone
Come tante altre opere italiane.
Grazie del suo intervento.
A presto