Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

La Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio, dedicata a San Marco Evangelista, si trova a Roma, a Piazza Venezia, nel rione Pigna.

La Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio viene edificata nel 336 per volere di Papa Marco, nello stesso luogo dove, secondo la tradizione, San Marco Evangelista avrebbe vissuto nel 41 d.C.

A tale edificazione seguirono interventi e restauri successivi (in particolare quello ad opera di Papa Gregorio IV nell’833 d.C.), facendo acquisire nei secoli alla Basilica lo stile del barocco romano.

La facciata esterna viene attribuita all’architetto di origine genovese Leon Battista Alberti (a cui si deve anche la costruzione del vicino Palazzo Venezia), costruita tra il 1466 e il 1469 e si articola in un portico e in una loggia realizzati con il travertino proveniente dal Colosseo e dal Teatro di Marcello. Accanto alla facciata si eleva il campanile romanico risalente alla metà del XII secolo.

Nell’atrio del portico si trovano alcuni frammenti architettonici e lapidi sepolcrali, come la Vera di pozzo con una epigrafe che invitava gli assetati bere e emanava maledizioni contro chi avesse tratto beneficio economico dall’acqua e la Lapide funeraria di Vannozza Cattanei, storica amante del cardinale spagnolo Rodrigo Borgia, eletto Papa con il nome di Alessandro VI, e madre di Lucrezia Borgia (in realtà la suindicata lapide proviene dalla tomba sita Basilica di Santa Maria del Popolo dove la donna era stata sepolta) mentre nella lunetta sopra il portale dell’ingresso è presente un bassorilievo raffigurante “San Marco Evangelista con il leone“, opera attribuita per lungo tempo a Isaia da Pisa, e successivamente a Mino da Fiesole.

Vera di pozzo

L’interno della Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio è a tre navate a croce latina con il pavimento cosmatesco, il soffitto a cassettoni e quattro cappelle per ogni lato.

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

Tra le opere d’arte custodite al suo interno occorre citare il mosaico del catino absidale con al centro il Cristo benedicente e ai lati San Marco papa, Sant’Agapito e Santa Agnese (lato destro) e San Felicissimo, San Marco Evangelista e Papa Gregorio IV (lato sinistro); i tre affreschi nel coro raffiguranti la Glorificazione di San Marco Evangelista, al centro, opera di Giovanni Francesco Romanelli, detto il Viterbese o il Raffaellino; la Cattura di San Marco Evangelista (a destra) e il Martirio di San Marco Evangelista (a sinistra), opera di Guglielmo Courtois detto il Borgognone; il dipinto situato nella prima cappella del lato destro, Cappella della Resurrezione, raffigurante la Risurrezione di Gesù Cristo (databile 1600 circa.), attribuito a Palma il Giovane;

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

Risurrezione di Gesù Cristo, opera di Palma il Giovane

il dipinto nella seconda cappella del lato destro, Cappella di Sant’Antonio, raffigurante La Madonna che presenta il Bambino a Sant’Antonio da Padova, opera di Luigi Primo detto il Gentile;

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

La Madonna che presenta il Bambino a Sant’Antonio da Padova, opera di Luigi Primo detto il Gentile

il dipinto nella terza cappella del lato destro raffigurante l’ Adorazione dei Magi attribuita a Carlo Maratta;

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

Adorazione dei Magi, opera di Carlo Maratta

la pala d’altare nella quarta cappella destra, raffigurante una Pietà attribuita al pittore Bernardino Gagliardi;

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

Pietà, opera di Bernardino Gagliardi

la pala d’altare della Cappella dedicata al Santissimo Sacramento raffigurante San Marco papa, opera di di Melozzo da Forlì;

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

San Marco Papa, opera di Melozzo da Forlì

gli affreschi nella prima cappella sul lato sinistro raffiguranti la Madonna col Bambino (al centro), la Prudenza (a sinistra) e l’Innocenza (a destra), attribuiti a Carlo Maratta;

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

Prudenza, opera di Carlo Maratta

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

l’ Innocenza, opera di Carlo Maratta

il bassorilievo in marmo nella seconda cappella sul lato sinistro raffigurante San Gregorio Barbarigo distribuisce l’elemosina, opera di Antonio D’Este, allievo di Antonio Canova; la pala d’altare nella terza cappella sul lato sinistro raffigurante San Domenico di Guzman resuscita il giovane Napoleone Orsini attribuita a Baccio Ciarpi;

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

San Domenico di Guzman resuscita il giovane Napoleone Orsini, opera di Baccio Ciarpi

la tela nella quarta cappella del lato sinistro raffigurante San Michele Arcangelo combatte contro Satana,

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

San Michele Arcangelo combatte contro Satana, opera di Pier Francesco Mola

e pala con l’Immacolata Concezione, entrambe attribuite a Pier Francesco Mola;

Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio

Immacolata Concezione, opera di Pier Francesco Mola

Sul lato sinistro della Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio si trova il busto di Madama Lucrezia, che fa parte delle famose statue parlanti, in totale sei, dislocate nel centro di Roma, unitamente a Marforio, Pasquino, l’Abate Luigi, il Facchino e il Babuino, che in passato costituivano il “Congresso degli arguti”, oggetto di satira popolare romana contro il potere pubblico.

Madama Lucrezia

Infine di fronte la Basilica di San Marco Evangelista al Campidoglio è situata la Fontana della Pigna, (laddove il simbolo della pigna identifica il rione di appartenenza) realizzata in travertino nel 1927 su disegno dell’architetto e scultore italiano Pietro Lombardi unitamente ad una serie di altre fontane con il compito di rappresentare i diversi rioni del centro storico di Roma (invero, si tratta di un complesso di nove fontane, simboli degli antichi rioni romani: oltre alla Fontana della Pigna vi sono la Fontana delle Anfore, la Fontana delle Palle di Cannone, la Fontana delle Arti, la Fontana dei Libri, la Fontana della Botte, la Fontana dei Monti,  la Fontana delle Tiare e la Fontana del Timone).

Fontana della Pigna

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