Terre bruciate. Poesia di Cesare Pavese

Terre bruciate Giorno e notte Mania di solitudine Tu sei come una terra Canto del fuoco ParadisoTerre bruciate

Parla il giovane smilzo che è stato a Torino.

Il gran mare si stende, nascosto da rocce,

e dà in cielo un azzurro slavato. Rilucono gli occhi

di ciascuno che ascolta.

A Torino si arriva di sera

e si vedono subito per la strada le donne

maliziose, vestite per gli occhi, che camminano sole.

Là, ciascuna lavora per la veste che indossa,

ma l’adatta a ogni luce. Ci sono colori

da mattino, colori per uscire nei viali,

per piacere di notte. Le donne, che aspettano

e si sentono sole, conoscono a fondo la vita.

Sono libere. A loro non rifiutano nulla.

Sento il mare che batte e ribatte spossato alla riva.

Vedo gli occhi profondi di questi ragazzi

lampeggiare. A due passi il filare di fichi

disperato s’annoia sulla roccia rossastra.

Ce ne sono di libere che fumano sole.

Ci si trova la sera e abbandona il mattino

al caffè, come amici. Sono giovani sempre.

Voglion occhi e prontezza nell’uomo e che scherzi

e che sia sempre fine. Basta uscire in collina

e che piova: si piegano come bambine,

ma si sanno godere l’amore. Più esperte di un uomo.

Sono vive e slanciate e, anche nude, discorrono

con quel brio che hanno sempre.

Lo ascolto.

Ho fissato le occhiaie del giovane smilzo

tutte intente. Han veduto anche loro una volta quel verde.

Fumerò a notte buia, ignorando anche il mare.

(Terre bruciate poesia di Cesare Pavese tratta dalla sezione “Dopo“, in Lavorare stanca, anno 1936).

 Lavorare Stanca ” è una raccolta di poesie di Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 9 Settembre 1908 – Torino, 27 Agosto 1950) pubblicate nel 1936 a Firenze, che quasi ponendosi in profonda contraddizione con lo stile ermetico e complesso proprio di quel periodo, si caratterizza come poesia – racconto.

La raccolta poetica si suddivide in sei sezione: Antenati (I mari del Sud; AntenatiPaesaggio IGente spaesataIl dio capronePaesaggio IIIl figlio della vedovaLuna d’agostoGente che c’è stataPaesaggio IIILa notte), Dopo (IncontroMania di solitudineRivelazioneMattino; Estate; Notturno; AgoniaPaesaggio VII; Donne appassionate; Terre bruciate; Tolleranza; La puttana contadina; Pensieri di Deola; Due sigarette; Dopo), Città in campagna (Il tempo passaGente che non capisceCasa in costruzioneCittà in campagnaAtavismoAvventureCiviltà anticaUlisseDisciplinaPaesaggio VIndisciplinaRitratto d’autoreGrappa a settembreBalletto; Paternità; Atlantic Oil; Crepuscolo di sabbiatoriIl carrettiere; Lavorare stancaMaternità“ (Una stagionePiaceri notturniLa cena triste; Paesaggio IV; Un ricordo; La voceMaternitàLa moglie del barcaioloLa vecchia ubriacaPaesaggio VIII), Legna verde (Esterno; Fumatori di cartaUna generazione; Rivolta; Legna verde; Poggio Reale; Parole del politico) e Paternità (MediterraneaPaesaggio VI; MitoIl paradiso sui tettiSemplicitàL’istinto; PaternitàLo steddazzu); Appendice (Il mestiere di poeta; A proposito di certe poesie non ancora scritte).

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