Paesaggio III. Poesia di Cesare Pavese

Paesaggio III Crepuscolo di sabbiatori Nella moltitudine Vanità Giunge a volte Arremba su la strinata proda Il numero Vantaggi dell'osservazione psicologica MaPaesaggio III

Tra la barba e il gran sole la faccia va ancora,
ma è la pelle del corpo, che biancheggia tremante
tra le toppe. Non basta lo sporco a confonderla
nella pioggia e nel sole. Villani anneriti
l’han guardato una volta, ma l’occhiata perdura
su quel corpo, cammini o si accasci al riposo.

Nella notte le grandi campagne si fondono
in un’ombra pesante, che sprofonda i filari
e le piante: soltanto le mani conoscono i frutti.
L’uomo lacero pare un villano, nell’ombra,
ma rapisce ogni cosa e i cagnacci non sentono.
Nella notte la terra non ha piú padroni,
se non voci inumane. Il sudore non conta.
Ogni pianta ha un suo freddo sudore nell’ombra
e non c’è piú che un campo, per nessuno e per tutti.

Al mattino quest’uomo stracciato e tremante
sogna, steso ad un muro non suo, che i villani
lo rincorrono e vogliono morderlo, sotto il gran sole.
Ha una barba stillante di fredda rugiada
e tra i buchi la pelle. Compare un villano
con la zappa sul collo, e s’asciuga la bocca.
Non si scosta nemmeno, ma scavalca quell’altro:
un suo campo quest’oggi ha bisogno di forza.

(Paesaggio III poesia di Cesare Pavese tratta dalla sezione “Antenati“, in Lavorare stanca, anno 1936).

 Lavorare Stanca ” è una raccolta di poesie di Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 9 Settembre 1908 – Torino, 27 Agosto 1950) pubblicate nel 1936 a Firenze, che quasi ponendosi in profonda contraddizione con lo stile ermetico e complesso proprio di quel periodo, si caratterizza come poesia – racconto.

La raccolta poetica si suddivide in sei sezione: Antenati (I mari del Sud; AntenatiPaesaggio I; Gente spaesataIl dio caprone; Paesaggio II; Il figlio della vedovaLuna d’agostoGente che c’è stata; Paesaggio III; La notte), Dopo (IncontroMania di solitudine; Rivelazione; Mattino; Estate; Notturno; Agonia; Paesaggio VII; Donne appassionate; Terre bruciate; Tolleranza; La puttana contadina; Pensieri di Deola; Due sigarette; Dopo), Città in campagna (Il tempo passaGente che non capisceCasa in costruzioneCittà in campagnaAtavismoAvventureCiviltà anticaUlisseDisciplinaPaesaggio VIndisciplinaRitratto d’autoreGrappa a settembreBalletto; Paternità; Atlantic Oil; Crepuscolo di sabbiatoriIl carrettiere; Lavorare stancaMaternità“ (Una stagionePiaceri notturniLa cena triste; Paesaggio IV; Un ricordo; La voceMaternitàLa moglie del barcaioloLa vecchia ubriacaPaesaggio VIII), Legna verde (Esterno; Fumatori di cartaUna generazione; Rivolta; Legna verde; Poggio Reale; Parole del politico) e Paternità (MediterraneaPaesaggio VI; MitoIl paradiso sui tettiSemplicitàL’istinto; PaternitàLo steddazzu); Appendice (Il mestiere di poeta; A proposito di certe poesie non ancora scritte).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *